2009
MUSE - MUSEO DELLA SCIENZA DI TRENTO
Nuovo museo di Scienza a Trento
- Progettazione definitva opere civili,
- Controllo costi,
- direzione lavori,
- Coordinamento sicurezza
Committente
Castello SGR SpA
Tipologia di intervento
Costruzione
Destinazione d'uso
CULTURE, MUSEUM
Valore dei Lavori
70 Milioni €
Luogo
TRENTO
Periodo
2009-2013
Concept Design
RPBW - Renzo Piano Building Workshop
Numeri
Superfici
12.600 mq
Certificazioni e Obiettivi sostenibilità
LEED Gold
Credits
Photo Courtesy by RPBW
In collaborazione con
Nell'area industriale dismessa “ex Michelin” di Trento, è prevista la costruzione di un complesso residenziale, terziario e commerciale con una superficie di 199.000 metri quadrati, come segue:
44.000 metri quadrati di residenze
10.400 metri quadrati di spazi commerciali
21.000 metri quadrati di settore dei servizi
4.500 metri quadrati di spazi ricettivi
9.600 metri quadrati di spazio espositivo (museo)
3.600 metri quadrati di spazi polifunzionali (auditorium)
109.000 metri quadrati di parcheggi e locali tecnici
MUSE sarà costruito nell'area abbandonata dell'ex fabbrica Michelin. L'edificio è costituito da una successione di spazi e volumi, pieni e vuoti, appoggiati su un grande specchio d'acqua sul quale sembrano galleggiare, moltiplicando gli effetti e le vibrazioni di luci e ombre. Tutto è tenuto insieme in alto dai grandi strati del tetto, che supportano le forme, rendendole riconoscibili anche all'esterno.
La struttura si sviluppa su 2 livelli sotterranei e 5 livelli fuori terra, salendo fino a 18,5 metri. Nel piano raggiunge una lunghezza massima (est / ovest) di 130 m dal suolo (140 m al piano interrato) e una larghezza massima (nord / sud) di 35 m dal suolo (45 m al livello del seminterrato).
I tetti sono caratterizzati da una successione di grandi pendenze con orientamento est-ovest, in parte opache con una finitura in zinco e in parte in vetro trasparente. Tutte le falde presentano sporgenze generose, caratterizzate da un progressivo alleggerimento del telaio strutturale e un assottigliamento, in fasce sempre più strette, della copertura del tetto.
Per i prospetti nord e sud si immaginava un rivestimento in pietra in verdello martellato, supportato meccanicamente da una sottostruttura metallica; in questo modo viene presa una finitura che caratterizza gli angoli più preziosi dei vari edifici nel nuovo quartiere.
Alle "masse" ricoperte di pietra si alternano le superfici vetrate. I nodi in acciaio di porte e finestre riprendono gli elementi già utilizzati nel resto dell'intervento per forma, gradino e dimensioni.
Il fronte est, corrispondente alla porzione dell'edificio che contiene la biblioteca e gli uffici, è caratterizzato dalla cosiddetta "facciata verde": un susseguirsi di montanti in legno lamellare, con un sistema di mensole metalliche che sostengono i "vasi" destinati far crescere lungo la facciata - attraverso speciali supporti verticali tra vaso e vaso - di specie rampicanti.
Il fronte ovest è caratterizzato dalla vista in successione delle pendenze del tetto, con in primo piano quelle in vetro della serra tropicale.
Il progetto testimonia una particolare attenzione ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico. In effetti, prevede una serie di scelte e misure per ottenere la certificazione LEED.
La razionalizzazione della fornitura energetica di base - ottenuta attraverso l'installazione di un sistema energetico centralizzato che ottimizza le risorse e riduce i costi di gestione dell'edificio - aggiunge un'attenta scelta dei materiali volti a contenere il più possibile la perdita di calore, nonché il installazione di 340 metri quadrati di pannelli fotovoltaici su tetti opachi.