2014
BOSCO VERTICALE
Torre E (Torre De Castillia) e Torre D (Torre Confalonieri)
- Coordinamento generale
- Progettazione architettonica esecutiva
- Assistenza alla Direzione Lavori
Committente
Hines Italia SGR
Tipologia di intervento
Costruzione
Destinazione d'uso
RESIDENTIAL, SKYSCRAPER
Valore dei Lavori
60 milioni €
Luogo
MILANO
Periodo
2007-2014
Concept Design
Boeri Studio (con Barreca e La Varra)
Numeri
Altezza
119 metri (Torre E)
87 metri (Torre D)
le zone
6 300 m² di uffici
22k m² di abitazioni
22 600 m² di parcheggi sotterranei e locali tecnici
8 900 m² di terrazzi
500 m² di pannelli solari
Biodiversità
100 specie diverse di flora
800 alberi, 11.000 piante sempreverdi, 5.000 arbusti
Certificazioni e Obiettivi sostenibilità
LEED Gold
Credits
Foto di Nancy Da Campo, Giovanni Nardi, Dimitri Harizanov
Per gentile concessione di Studio Boeri, Barreca La Varra Architetti
In collaborazione con
Arup (Ingegneria e strutture)
Hilson Moran Italia (Progetto Impianti)
ZH Construction Company (Contractor)
Colombo Costruzioni (Contractor)
Il progetto Bosco Verticale, firmato da Boeri Studio e composto da due grattacieli, si inserisce nel piano di riqualificazione di Porta Nuova, abbracciando il quartiere Isola di Milano. L'intero complesso è destinato ad uso residenziale e si propone fin dal primo concept come un vero e proprio “manifesto” per un'architettura sostenibile che assolva al duplice obiettivo di mitigare l'impatto antropico sull'ambiente e di migliorare la qualità della vita in città. Con la sua visione all'avanguardia, il Bosco Verticale incarna perfettamente i valori di sostenibilità e bioarchitettura promossi da TEKNE, che ha orgogliosamente preso parte al progetto.
il complesso è composto da due volumi parallelepipedi per ottimizzare la struttura portante e le prestazioni termiche. Sui fronti sono applicati dei terrazzi, accuratamente studiati per ospitare aiuole in cemento al posto del più tradizionale parapetto. I giardini pensili hanno dato origine ad una vivace biodiversità, sostenuta inizialmente dal rilascio di oltre 1200 coccinelle che avrebbero abitato gli oltre 900 alberi alti dai 3 ai 6 metri (550 alberi nella prima torre e 350 nella seconda), i 5mila arbusti e 11mila piante da fiore tra piante perenni e tappezzanti. Si tratta di circa 8.900 mq di terrazzamenti: corrispondenti 20.000 mq di bosco e sottobosco.
Sono state scelte più di cento specie arboree diverse per resistere al clima urbano di Milano, conferendo all'architettura un aspetto cangiante e variabile nel tempo grazie al diverso comportamento stagionale delle piante, tra fioriture estive, piante decidue e fogliame sempreverde.
L'intero progetto agisce come un "sistema" progettato e realizzato per svolgere contemporaneamente ruoli distinti all'interno dell'ambiente urbano. Una funzione “attiva” all'interno della città viene assolta aumentando la superficie verde del tessuto urbano, fornendo a quest'ultimo un maggiore apporto arboreo in una porzione ridotta di territorio, assorbendo CO2 e producendo ossigeno, integrando idealmente il verde pubblico.
Il Bosco Verticale, invece, mira passivamente a garantire un maggiore comfort abitativo alle residenze, tutte dotate di almeno un balcone alberato. La presenza di arbusti e alberi di diverse dimensioni genera un microclima interno, migliorando le condizioni di vita. Questa straordinaria densità e varietà di piante ha l'effetto di produrre ossigeno e umidità per la microventilazione, assorbire CO2 e polveri sottili, proteggere dalle radiazioni solari e dall'inquinamento acustico e, in generale, migliorare il comfort abitativo.
È un "filtro" naturale.
Dal punto di vista ingegneristico e della sicurezza, progettato in collaborazione con ARUP, il Bosco Verticale necessitava dello studio e della progettazione di molteplici sistemi strutturali ed impiantistici che garantissero le migliori prestazioni statiche ed energetiche. Soluzioni strutturali tecnologiche e innovative hanno permesso di mitigare le vibrazioni e i potenziali problemi causati dai tunnel della Metropolitana M2, sotto le torri.
Sistemi costruttivi accurati e performanti, con energia proveniente sia da pannelli solari che da altre soluzioni di riscaldamento geotermico, garantiscono elevata efficienza e massimo rispetto dei requisiti della certificazione LEED.
I sistemi di riciclo e canalizzazione dell’acqua piovana favoriscono un basso consumo di acqua per la sopravvivenza delle piante. Gli alberi hanno visto anche l'installazione di semplici ma innovativi sistemi di gabbie in acciaio per impedirne lo sradicamento e la caduta a causa dell'azione del vento, affiancate da cavi d'acciaio che impediscono la rottura dei tronchi.
Gli esterni sono completamente rivestiti in lastre di gres porcellanato bicolore, in tre grandi formati larghi 58 cm e alti 120, 110 e 100 cm. Durante la progettazione esecutiva è stato importante studiare un attento e sicuro sistema di installazione, fissaggio e manutenzione
Nel 2014 Il Bosco Verticale di Milano ha vinto l'International Highrise Award, superando gli altri cinque prestigiosi finalisti del premio internazionale. L'edificio è certificato LEED Gold.