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2017

AMAZON ITALIA HEADQUARTERS

Riqualificazione e ristrutturazione dell'Ex Palazzo Tecnimont

​- Progettazione integrata e coordinata
- Ottenimento titoli edilizi (Local architect),
- Consulenze specialistiche accatastamenti,
- Direzione lavori e contabilità,
- Coordinamento sicurezza in fase di progettazione e esecuzione CSP/CSE,
- LEED assestment.

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Committente

ANTIRION SGR S.p.A. (Antirion Global Fund CORE Sub-Fund)

Tipologia di intervento

Ristrutturazione e retrofitting

Destinazione d'uso

OFFICES, HEADQUARTERS

Valore dei Lavori

24 Milioni €

Luogo

MILANO

Periodo

2015-2017

Concept Design

GBPA Architects

Numeri

40,000 m² Gross Floor Area
17,500 m² SLP
10,200 m² Rivestimenti trasparenti
2,200 m² Corte interna
1.5 MW Carico termico estivo
1.6 MW Carico termico invernale
1.200 m² (2x 600m2) Terrazze Panoramiche

Certificazioni e Obiettivi sostenibilità

LEED Shell&Core Level Platinum

Credits

Photo Courtesy of GBPA ARCHITECTS

In collaborazione con

ARUP Italia  (Project Management)
GAD (Contabilità di Cantiere)
Pichler (Strutture metalliche e facciate)
SERCOS (Printed)

Il nuovo Centro direzionale di Amazon Italia, progettato da GBPA Architects, rappresenta un esempio pragmatico di retrofitting architettonico e impiantistico che armonizza funzionalità, estetica e sostenibilità. Un progetto di nuova vita che preserva l’identità storica dell’edificio per uffici ex Tecnimont, costruito tra il 1970 e il 1975, su progetto di Claudio Longo e Giulio Ricci.
La sostituzione dell’involucro esterno ha voluto così porsi come un richiamo al progetto preesistente, che aveva reso un landmark il palazzo. Era realizzata da pareti continue autoportanti prefabbricate in alluminio anodizzato e cristallo, con frangisole verticali in alluminio.
La nuova interpretazione ha adottato un medesimo approccio formale coeso, con curtain-wall completamente in vetro, inclusi gli elementi verticali frangisole, che omaggiano il disegno originale con una totale smaterializzazione dei fronti.
La forte sinergia tra GBPA e TENKE, tra progettazione rispettivamente architettonica e tecnica, ha reso possibile lo sviluppo di una nuova concezione dell’edificio, con un profondo ripensamento degli spazi, delle distribuzioni e degli impianti.
Con una superficie lorda di 40 mila m2 e oltre 20 mila m2 di uffici, la sede si compone di due stecche lineari parallele (blocco 1 su viale Montegrappa, blocco 2 su Bastioni di Porta Nuova) con un corpo di collegamento centrale. La demolizione del terzo blocco su Viale Melchiorre Gioia ha aperto spazio a una vasta piazza d’accesso interna, coperta da una nuova pensilina vetrata circa 500 m2.
Le soluzioni per gli interni sono mirate a massimizzare la flessibilità e la funzionalità dell'edificio, prevedendo partizioni e modulazioni degli spazi interni per vari layout (semipiano, piano intero, più piani adiacenti o contigui), anticipando una futura divisione tra affittuari e una gestione autonoma degli impianti. Questo approccio ha avuto il molteplice vantaggio di aumentare l’interesse sul mercato immobiliare dell’intervento e di ovviare i numerosi vincoli che le strutture esistenti comportavano, costituite da campate regolari di 4,80 m in tutti gli ambienti di lavoro. L’individuazione di una maglia di pianificazione flessibile consentirà di sfruttare al meglio tutti gli spazi interni, permettendo una sua facile e veloce riconfigurabilità nel tempo.
La configurazione del volume centrale, innalzato alla stessa altezza delle altre due ali, offre un collegamento orizzontale indipendente a tutti i livelli, massimizzando la fruibilità degli spazi e delle partizioni.
Gli impianti sono progettati per garantire l'efficienza energetica massima e ridurre le spese di gestione. Il ciclo energetico è concepito per limitare l’impatto sull’ambiente, con un approccio culturale sensibile alla riduzione dei consumi e dei costi di manutenzione, anche tramite il ricorso a fonti rinnovabili o di basso impatto. In aggiunta al nuovo e performante involucro esterno, infatti, si è optato per un sistema misto con pompa di calore a condensazione ad acqua fredda di falda (rispondente a gran parte del fabbisogno) e ad aria (per la restante parte).
Le attente scelte di progetto hanno permesso di acquisire la certificazione ambientale LEED Shell&Core Level Platinum.
Nella sua sostanza l’approccio progettuale ha omaggiato l’iconicità storica dell’immobile originale, ricalcandone le vecchie forme, ma ne ha proiettato l’anima ad una più contemporanea funzionalità, adeguandolo alle normative vigenti, sia a livello impiantistico e strutturale, sia di prevenzione incendi e salubrità degli spazi, senza snaturarne la sua concezione originaria.

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